Anastasia Montesano
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Anastasia Montesano

Ha 22 anni e viene da un piccolo paese della Basilicata. Tra i suoi interessi, come la musica e la fotografia, la sua dedizione più grande è il disegno. Dall'impegno che investe può trarne molta soddisfazione, ma più di tutto costituisce un piacere riuscire a mettere su carta una parte di lei.

Biografia

Ciao a tutti! Sono Anastasia Montesano, ho 22 anni e vengo da un piccolo paese della Basilicata. Tra i miei interessi, come la musica e la fotografia, la mia dedizione più grande è il disegno. Sin da bambina ho nutrito questa passione che, nel corso degli anni, è diventata sempre più grande. Grazie a questa ho potuto migliorare sempre di più e dall'impegno che investo posso trarne molta soddisfazione, ma più di tutto il piacere di riuscire a mettere su carta una parte di me.

I miei lavori
Articoli
Psicologia nell'arte | 29/05/2022 Joe Goldberg: Dentro la mente di un ordinario libraio

Si annovera un posto fra le serie tv distribuite da Netflix più amate di sempre You, che dal 2018 ci tiene incollati agli schermi. Ispirato e basato sull’omonimo romanzo di Kepnes, questo thriller psicologico ci propone un viaggio nella mente di Joe Goldberg, in cui, dietro l’aspetto del “bravo ragazzo per bene”, si celano pensieri tenebrosi e tormentati sull’amore. Ma perché in un tranquillo e ordinario libraio si nascondono ossessioni, stalking e omicidi seriali?

Neuroscienze | 23/03/2022 Appuntamento al buio: Danza e Neuroscienze

L’esperienza estetica è per sua natura multisensoriale e a tratti ipnotica. Se provassimo a eleggere la tipologia di espressione estetica più coinvolgente, non potremo che citare la danza. Ma come si differenzia il cervello dei ballerini professionisti? In che modo la conoscenza tecnica dei movimenti osservabili influenza l’esperienza estetica e la percezione empatica conseguente? Un team di neuroscienziati ha provato a rispondere a queste domande studiando i ballerini professionisti del Royal Ballet di Londra…

Psicopatologia | 07/11/2021 Egoismo sano e altruismo patologico: un paradosso?

Nel lontano 1939, lo psicologo Erich Fromm criticava la cultura moderna, colpevole di essere pervasa dal taboo dell’egoismo e di insegnare alle persone che essere egoisti fosse un peccato, mentre amare gli altri una virtù. Secondo Fromm, questo taboo aveva il potere di impedire alle persone di sentire e dimostrare verso sé stessi un autentico e sano amore, da lui descritto come un’affermazione appassionata e rispettosa per la propria felicità, crescita e libertà.
Oggi, questa considerazione risulta ancora attuale e riflette l’abitudine della società a considerare l’egoismo come una caratteristica umana indesiderabile e persino immorale e l’altruismo come un tratto universalmente desiderabile e virtuoso. Ma se i confini di questi due costrutti fossero in realtà più sfumati? È possibile che non tutto l’egoismo sia necessariamente nocivo e non tutto l’altruismo sia necessariamente sano?

Psicopatologia | 10/10/2021 Cybercondria: il circolo vizioso della ricerca diagnostica online

Quanti di noi, dopo un mal di testa particolarmente brutto, hanno cercato informazioni online, per poi trovarsi a navigare nelle acque delle peggiori malattie neurodegenerative e degli immancabili tumori cerebrali? E quando al crescere della preoccupazione cresce anche il desiderio di ricercare sempre più informazioni, il vortice in cui siamo precipitati fatica a chiudersi.
La crescita esponenziale di internet ha rivoluzionato le nostre vite, rendendo informazioni e conoscenze più accessibili che mai – comprese quelle a carattere medico. Il lato positivo? Educare le persone sulla natura, prevenzione e trattamento di specifiche condizioni di salute. Quello negativo? Il “dottor Google”, sempre più frequentemente utilizzato per fare auto-diagnosi e cercare rassicurazioni sul proprio stato di salute…

Psicopatologia | 19/09/2021 M’ama o non m’ama: le relazioni romantiche nel Disturbo Borderline di Personalità

Il disturbo borderline di personalità (BPD) è un disturbo mentale i cui sintomi caratterizzanti vengono solitamente suddivisi in quattro macrocategorie: 1) alterazione dell’identità, caratterizzata soprattutto da un immagine di sé instabile; 2) disregolazione emotiva – da molti considerata la caratteristica distintiva del disturbo – cioè la difficoltà a identificare, tollerare e modulare i propri stati interni in maniera adeguata; 3) grave impulsività e disinibizione comportamentale; 4) compromissione del funzionamento interpersonale...