Sex Education: L’importanza dell’educazione sessuale e affettiva

Sex Education: L’importanza dell’educazione sessuale e affettiva

Sex Education (2019) è un prodotto britannico della piattaforma streaming Netflix, che propone contenuti alternativi e innovativi. Tratta, infatti, di due tematiche fra le più difficili dell’esistenza umana: l’adolescenza e la sessualità. Tramite la narrazione delle vicende dei giovani protagonisti, in primis l’impacciato Otis, si analizza con semplicità, ma con anche un velo di ironia, diversi argomenti di natura sessuale, ancora oggi visti come tabù.

La sessualità è, infatti, ancora avvolta da un velo di intoccabilità, soprattutto quando bisogna parlarne con i più giovani. Sex Education arriva forse dove la società di oggi ha delle difficoltà: seppur sia un aspetto naturale dell’essere umano ed è analizzato e rappresentato ovunque – dal cinema ai fumetti, dall’arte alle pubblicità – è quasi sempre difficile parlarne apertamente. Nel corso delle tre stagioni della serie, si toccano argomenti sessuali, senza però tralasciare gli aspetti psicologici: dalle disfunzioni sessuali maschili e femminili all’importanza dei metodi contraccettivi, dalle molestie sessuali all'identità di genere. Lo scopo dell’educazione sessuale è quello di fornire non solo ai ragazzi, ma anche ai bambini, delle informazioni corrette unitamente a competenze e valori positivi per comprendere più facilmente la propria sessualità, godendone nella propria quotidianità con semplicità e sicurezza. Secondo l’Organizzazione Mondiale di Salute, l’educazione sessuale deve infatti essere unita a un'educazione affettiva che possa permette di intrattenere relazioni sicure e gratificanti, adottando comportamenti responsabili che possano promulgare “un benessere sessuale proprio e altrui” (WHO Regional Office for Europe & BZgA, 2010).

In uno studio americano di Kohler, Manhart e Lafferty (2008) vennero comparati due gruppi di studenti tra i 15 e i 19 anni: al primo venne promosso come insegnamento il principio di astinenza; il secondo gruppo invece ricevette insegnamenti di educazione sessuale. Si notò come, il programma “solo astinenza”, non apportasse alcun effetto positivo sui comportamenti sessuali disfunzionali o anche sull’incidenza del rischio di gravidanze tra gli adolescenti presi in esame. Il secondo gruppo, invece, presentava un tasso di gravidanze di molto inferiore rispetto a coloro che non avevano mai partecipato ad alcun programma di educazione sessuale.

Inoltre, in Europa, in uno studio del 2017 svolto in Galles, vennero coinvolti 59 scuole e 3781 studenti tra i 15 e i 16 anni, sottoposti a un questionario che indagava la salute sessuale dei ragazzi (Young et al., 2017). I risultati emersi hanno sottolineato un’associazione positiva tra una miglior salute sessuale – compreso l’utilizzo del preservativo – e la presenza di personale esperto esterno al corpo docente, che aveva favorito la promulgazione dei percorsi di educazione specifici e di una maggior affluenza a sportelli di counseling, nei quali potersi sentire al sicuro affrontando specifiche tematiche.

La promozione di programmi scolastici che si basano su un'educazione sessuale dovrebbe quindi prevedere momenti di condivisione non solo di tematiche tecniche e scientifiche, ma anche la promulgazione di competenze affettivo-emotive applicabili in futuro dai ragazzi, fornendo strumenti utili allo sviluppo della persona. Effetti positivi associati all’educazione affettiva si registrano anche in merito a comportamenti e situazioni a rischio come bullismo e omofobia (D’Ippoliti & Schuster, 2011). Sex Education pone quindi un’attenzione maggiore sulla tematica sessuale ancora poco affrontata, soprattutto in Italia, mostrando sia come i problemi e le difficoltà sessuali facciano parte della quotidianità, sia come affrontarli in maniera funzionale possa favorire un percorso di scoperta e crescita personale.

 


Bibliografia

D’Ippoliti, C., & Schuster, A. (2011) DisOrientamenti. Discriminazione ed esclusione sociale delle persone LGBT in Italia. Roma, IT: Armando Editore.

Kohler, P. K., Manhart, L. E., & Lafferty, W. E. (2008). Abstinence-only and comprehensive sex education and the initiation of sexual activity and teen pregnancy. Journal of adolescent Health, 42, 344–351.

Young, H., Long, S. J., Hallingberg, B., Fletcher, A., Hewitt, G., Murphy, S., & Moore, G. F. (2018). School practices important for students' sexual health: Analysis of the school health research network survey in Wales. European Journal of Public Health, 28, 309–314.

 

Videofilmografia

Nunn, L. (2019). Sex Education. In Campbell, J., Wilson, J., Netflix.

 

Sitografia

Ufficio regionale per l’Europa dell’OMS e BZgA. (2010). Standard per l’Educazione Sessuale in Europa. Versione italiana edita dalla Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica, Dicembre 2011. Fissonline, Online: www.fissonline.it/pdf/STANDARDOMS.pdf

Chiara Rotunno Chiara Rotunno

Psicologa, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Campania. Ama cogliere la complessità dell'essere umano e confrontarsi con realtà diverse. Le sue grandi passioni sono: i libri, la fotografia, il cinema, l'arte e la musica.

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Angela Gubitosa Angela Gubitosa

Insegnante di Arte e Immagine. Ha studiato graphic design presso l'Accademia di Belle Arti di Catania. Amante della musica e del canto, vanta il ruolo di front woman in una band.

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