Disturbo ossessivo compulsivo: le caratteristiche nel genere femminile

Disturbo ossessivo compulsivo: le caratteristiche nel genere femminile

Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è una condizione caratterizzata dalla presenza di ossessioni – cioè di pensieri, immagini o impulsi intrusivi, indesiderati e ricorrenti – e da compulsioni – cioè sforzi comportamentali messi in atto per tentare di risolvere l’ansia suscitata dalle ossessioni (American Psychiatry Association, 2013).

La presentazione del DOC nella pratica clinica è estremamente varia e complessa; tuttavia, la ricerca ha identificato quattro principali macrocategorie di sintomi ossessivi, che possono declinarsi in modo personale per ogni paziente. Esse sono: 1) preoccupazione per germi, contaminazione e malattia; 2) timore di aver attuato omissioni o comportamenti in grado di arrecare danno agli altri o all’immagine sociale di sé; 3) preoccupazione per la simmetria e la completezza, sensazione che qualcosa sia fuori posto o non in ordine; 4) ossessioni relative tabù, pensieri aggressivi, sessuali o religiosi (Abramowitz et al., 2010).
Proprio come le ossessioni, anche le compulsioni possono manifestarsi in una varietà di modi diversi, anche se il loro fine è sempre comune: controllare l’ansia e il severo disagio causati dal contenuto delle ossessioni. Le ossessioni e le compulsioni sono significativamente associate ad una compromissione funzionale e possono influenzare negativamente diversi ambiti di vita nei pazienti che soffrono di DOC: finanziario, lavorativo e sociale (Fontenelle et al., 2010).

Il DOC può iniziare a manifestarsi fin dall’infanzia quando, secondo diversi studi, la prevalenza è maggiore nei soggetti di genere maschile (Mancebo et al., 2008; Mathis et al., 2011). Le evidenze riguardanti l’età adulta risultano invece più contrastanti: mentre un numero significativo di studi ha dimostrato una distribuzione di genere costante nella popolazione (e.g Fullana et al., 2009), diversi autori sostengono una maggiore prevalenza di DOC nelle persone adulte di genere femminile (Fineberg et al., 2013).

Per far luce su tale ambiguità, Benatti e colleghi (2020) hanno condotto uno studio con lo scopo di esaminare le correlazioni cliniche nelle differenze di genere nel DOC, con un focus particolare sulle pazienti donne. Ne è emerso che le pazienti con DOC mostravano mediamente un’età più elevata (> 18 anni) sia come esordio psicopatologico che come primo trattamento intrapreso, rispetto al campione maschile. Inoltre, sebbene più della metà del campione totale mostrasse una comorbilità (cioè la presenza di più disturbi) con un altro disturbo psichiatrico, le comorbilità psichiatriche nel corso della vita erano significativamente più alte nel sottogruppo femminile.

Analizzando la differenza nei fenotipi delle ossessioni e compulsioni, è emerso che le donne – rispetto agli uomini - mostravano un tasso di ossessioni e compulsioni correlato al lavaggio e alla pulizia significativamente più alto. Per spiegare questa differenza nell’espressione del disturbo è stato ipotizzato che l’esordio precoce, più diffuso nei maschi, sia associato a tassi più elevati di controllo; mentre l’esordio più tardivo, caratteristico del campione femminile, sia correlato a compulsioni di lavaggio (Noshirvani et al., 1991). Pertanto, è possibile che la differenza osservata sia dovuta all’età di esordio piuttosto che al genere.

Questi risultati necessitano di ulteriori approfondimenti, perché collocati all’interno di un contesto non scevro da stereotipi di genere. Tuttavia, una conoscenza più profonda delle cause e delle radici dell’espressione psicopatologica nelle differenze di genere potrebbe portare alla luce informazioni cruciali per il riconoscimento precoce di forme sottosoglia che possono presentarsi in modo molto eterogeneo, ma anche per l’attuazione di protocolli di trattamento e di follow-up per specifiche comorbilità psichiatriche.

 


Bibliografia

Abramowitz, J. S., Deacon, B. J., Olatunji, B. O., Wheaton, M. G., Berman, N. C., Losardo, D., Timpano, K. R., McGrath, P. B., Riemann, B. C., Adams, T., Björgvinsson, T., Storch, E. A., & Hale, L. R. (2010). Assessment of obsessive-compulsive symptom dimensions: Development and evaluation of the Dimensional Obsessive-Compulsive Scale. Psychological Assessment, 22(1), 180–198.

American Psychiatric Association, (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (Fifth Ed.). Washington, DC: American Psychiatric Press.

Benatti, B., Celebre, L., Girone, N., Priori, A., Bruno, A., Viganò, C., Hollander, E., & Dell'Osso, B. (2020). Clinical characteristics and comorbidity associated with female gender in obsessive-compulsive disorder. Journal of psychiatric research, 131, 209–214.

Fineberg, N. A., Hengartner, M. P., Bergbaum, C. E., Gale, T. M., Gamma, A., Ajdacic-Gross, V., Rössler, W., & Angst, J. (2013). A prospective population-based cohort study of the prevalence, incidence and impact of obsessive-compulsive symptomatology. International journal of psychiatry in clinical practice, 17(3), 170–178.

Fontenelle, I. S., Fontenelle, L. F., Borges, M. C., Prazeres, A. M., Rangé, B. P., Mendlowicz, M. V., & Versiani, M. (2010). Quality of life and symptom dimensions of patients with obsessive–compulsive disorder. Psychiatry Research, 179(2), 198–203.

Fullana, M. A., Mataix-Cols, D., Caspi, A., Harrington, H., Grisham, J. R., Moffitt, T. E., & Poulton, R. (2009). Obsessions and Compulsions in the Community: Prevalence, Interference, Help-Seeking, Developmental Stability, and Co-Occurring Psychiatric Conditions. American Journal of Psychiatry, 166(3), 329–336.

Mancebo, M. C., Garcia, A. M., Pinto, A., Freeman, J. B., Przeworski, A., Stout, R., Kane, J. S., Eisen, J. L., & Rasmussen, S. A. (2008). Juvenile-onset OCD: Clinical features in children, adolescents and adults. Acta Psychiatrica Scandinavica, 118(2), 149–159.

Mathis, M. A. de, Alvarenga, P. de, Funaro, G., Torresan, R. C., Moraes, I., Torres, A. R., Zilberman, M. L., & Hounie, A. G. (2011). Gender differences in obsessive-compulsive disorder: A literature review. Revista Brasileira de Psiquiatri, 33(4), 390–399.

Sara Santuari Sara Santuari

Psicologa e psicoterapeuta in formazione. Attraverso il suo lavoro di divulgazione vorrebbe aumentare la consapevolezza sui temi della salute mentale e contrastare lo stigma che li riguarda, una parola alla volta.

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Angela Muscolino Angela Muscolino

Angela Muscolino vive a Castelsaraceno, un piccolo borgo lucano. Sin da piccola sviluppa un forte interesse verso le arti figurative che con passione e dedizione approfondirà negli anni. Oggi svolge la professione di grafico/illustratore.

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