Il Blog di Glia

Psicopatologia | 26/03/2023 La disregolazione emotiva tra ADHD e ciclotimia

L’incapacità di regolare le proprie emozioni in maniera adeguata, detta disregolazione emotiva, è una dimensione che sta assumendo sempre più centralità nella ricerca psichiatrica. Essa può essere definita come un’oscillazione rapida e intensa di affetti, accompagnata dalla difficoltà nella regolazione di tali oscillazioni e dei comportamenti che ne conseguono (Marwaha et al., 2014). Spesso osservata nella pratica clinica, caratterizza un’ampia gamma di condizioni, tra cui anche ADHD e ciclotimia.

Psicopatologia | 09/11/2022 Ansia sociale: Quando il trattamento diventa virtuale

Immaginatevi in piedi, al centro di un palco. Un raggio di luce vi circonda, illuminandovi nel buio e, seppur con fatica, riuscite a scorgere le fitte paia di occhi di chi, seduto in platea, è pronto a osservarvi e ad ascoltare con attenzione ciò che avete da dire. Molte persone sperimentano disagio in contesti simili, ma ora immaginatevi di provare ansia e paura anche mentre fate la spesa, aspettate in fila alle Poste, cercate di divertirvi ad una festa, venite chiamati a leggere in classe o siete invitati fuori a cena.

Psicologia nell'arte | 11/09/2022 Sex Education: L’importanza dell’educazione sessuale e affettiva

Sex Education (2019) è un prodotto britannico della piattaforma streaming Netflix, che propone contenuti alternativi e innovativi. Tratta, infatti, di due tematiche fra le più difficili dell’esistenza umana: l’adolescenza e la sessualità. Tramite la narrazione delle vicende dei giovani protagonisti, in primis l’impacciato Otis, si analizza con semplicità, ma con anche un velo di ironia, diversi argomenti di natura sessuale, ancora oggi visti come tabù.

Neuroscienze | 27/07/2022 Lo stress: Non solo una questione da adulti

Vi siete mai chiesti cosa vi ha portato a essere chi siete oggi? E, in particolare, quali sono gli eventi che hanno determinato delle conseguenze significative nella vostra vita adulta?
Si può, certamente, affermare che diversi sono i fattori che possono contribuire a formare la nostra persona, come la famiglia e l'ambiente in cui cresciamo. Vi è, però, un elemento che, se presente durante l'infanzia, può influenzare in modo ancor più incisivo la nostra vita adulta: lo stress… 

Etologia | 24/07/2022 Avversione al cibo. Perché il solo pensiero di un alimento ci fa star male?

Sarà capitato a tutti, di pensare ad un alimento e provare profondo disgusto, o magari di aver cenato fuori la sera prima e di mettere in relazione (per causa-effetto) la nausea con ciò che si è mangiato, pur non avendo alcuna prova effettiva. Perché accade questo?
Le ipotesi potrebbero essere due…

Psicopatologia | 29/06/2022 La DAD: quali effetti sugli studenti con DSA e BES?

Gli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES) rappresentano il 3,2% della popolazione studentesca italiana. Con BES si intendono difficoltà permanenti o transitorie riscontrabili in ambito scolastico: in questa categoria sono comprese le disabilità tutelate dalla Legge 104/1992, i disturbi evolutivi specifici e le situazioni di svantaggio di origine linguistica, economica e sociale. All’interno di questa categoria rientrano anche i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), che comprendono dislessia, disgrafia e discalculia…

Psicopatologia | 22/06/2022 La mente dopo la mezzanotte: Veglia notturna, disregolazione comportamentale e psicopatologia

È sapere comune che il dormire in modo frammentato o insufficiente influenzi il nostro funzionamento durante il giorno; meno noti sono, invece, i cambiamenti che interessano la nostra cognizione e il nostro comportamento quando, durante la notte, siamo svegli.
Recentemente, un gruppo di ricercatori ha pubblicato un articolo che, raccogliendo al suo interno molti degli studi riguardanti le alterazioni cognitive, comportamentali ed emotive che si verificano durante la notte, mette in luce l’associazione tra la veglia notturna e l’incremento dei comportamenti maladattivi.

Psicologia nell'arte | 15/06/2022 Van Gogh e la sindrome del bambino sostitutivo

Tutti noi vogliamo trovare un posto nel mondo. Nelle sue opere, Vincent Van Gogh prova a rappresentare proprio questa costante ricerca di sé. Il pittore olandese è forse il massimo esponente dell’espressione di un mondo interno tortuoso; con le sue pennellate è riuscito a raffigurare il dolore ma soprattutto il senso di inadeguatezza rispetto a un mondo fin troppo preponderante. Un uomo che fin dalla nascita si è confrontato con la perdita dell’identità, sperimentando la sindrome del bambino sostitutivo. Vincent Van Gogh nasce, infatti, il 30 marzo 1853, esattamente nello stesso giorno dello stesso mese – ma un anno prima – di un altro Vincent Van Gogh: un bambino nato morto, che però segnerà l’infanzia e la vita dell’artista. La madre, infatti, lo portava in visita quasi quotidianamente alla tomba del fratello minore defunto, determinando il suo essere un bambino “sostitutivo”, visione di sé che ossessionerà l’artista per il resto della sua esistenza…

Psicosessuologia | 12/06/2022 Letture al femminile: È finita l'era del Principe Azzurro?

Spesso amiamo rifugiarci nelle storie dei personaggi delle serie TV e dei film che guardiamo, ci piace avvolgerci con le pagine di un libro che sembra raccontare un mondo immaginario e totalmente diverso dal nostro. Il coinvolgimento in mondi immaginari riguarda tutti gli esseri umani, ma cosa spinge le persone a ricercare o creare delle storie particolari, come ad esempio quelle delle Slash Fiction?

Etologia | 05/06/2022 Pappagalli e bambini: Conoscete le loro similarità?

Non avreste mai pensato che i bambini potessero avere qualcosa in comune con i pappagalli, vero?
E invece sembrerebbe proprio che posti davanti ad uno specchio i piccoli esseri umani e i pappagalli si comportino in modo molto simile.

Neuroscienze | 02/06/2022 Maestra, da grande voglio diventare una scienziata!

Qual era la vostra materia preferita alle elementari? E le scuole superiori, in base a cosa le avete scelte? Vi piace l’università o il lavoro che state facendo? Non è un interrogatorio spietato, ma un trampolino di lancio per esporvi una ricerca fatta dal gruppo di Nash e Grossi (2007). Se sapete rispondere a queste tre domande e le vostre risposte implicano soddisfazione per le vostre scelte, congratulazioni!
È molto importante per il proprio benessere personale essere soddisfatti delle proprie scelte e, nel caso si tratti di decisioni difficili e/o dolorose, poter fare pace con noi stessi e andare avanti. Perché parlare di tutto questo? Perché non è scontato affatto! Ogni persona ha un modo diverso di decidere e orientarsi nella vita quotidiana, dalle piccole fino alle grandi questioni. Come, ad esempio, la scelta della propria carriera. 

Psicologia nell'arte | 29/05/2022 Joe Goldberg: Dentro la mente di un ordinario libraio

Si annovera un posto fra le serie tv distribuite da Netflix più amate di sempre You, che dal 2018 ci tiene incollati agli schermi. Ispirato e basato sull’omonimo romanzo di Kepnes, questo thriller psicologico ci propone un viaggio nella mente di Joe Goldberg, in cui, dietro l’aspetto del “bravo ragazzo per bene”, si celano pensieri tenebrosi e tormentati sull’amore. Ma perché in un tranquillo e ordinario libraio si nascondono ossessioni, stalking e omicidi seriali?