Appuntamento al buio: Danza e Neuroscienze

Appuntamento al buio: Danza e Neuroscienze

L’esperienza estetica è per sua natura multisensoriale e a tratti ipnotica. Se provassimo a eleggere la tipologia di espressione estetica più coinvolgente, non potremo che citare la danza. Ma come si differenzia il cervello dei ballerini professionisti? In che modo la conoscenza tecnica dei movimenti osservabili influenza l’esperienza estetica e la percezione empatica conseguente? Un team di neuroscienziati ha provato a rispondere a queste domande studiando i ballerini professionisti del Royal Ballet di Londra (Calvo-Merino, Grèzes, Glaser, Passingham, & Haggard, 2006).

Sappiamo che il cervello ha speciali neuroni bimodali, attivi sia durante l’osservazione che l’esecuzione di un’azione, situati principalmente nelle aree premotorie e parietali, comunemente chiamati neuroni specchio (di Pellegrino, Fadiga, Fogassi, Gallese, & Rizzolatti, 1992; Rizzolatti, Fadiga, Gallese, & Fogassi, 1996). Molteplici studi di neuroimaging hanno riscontrato un’attivazione dei neuroni specchio in risposta all’osservazione di azioni, come la presa di oggetti (Decety et al., 1997; Tai, Scherfler, Brooks, Sawamoto, & Castiello, 2004), il movimento di parti del corpo (Buccino et al., 2001; Chaminade, Meltzoff, & Decety, 2005) o azioni senza significato (Grèzes, Costes, & Decety, 1999; Rumiati, 2005). Tuttavia, questi studi non hanno distinto se queste aree contengano una rappresentazione puramente motoria o una conoscenza generale dell'azione osservata.

In questo contesto si colloca lo studio di Calvo-Merino e collaboratori (2006). I ricercatori si sono chiesti quanto la conoscenza tecnica dei movimenti eseguiti da ballerini esperti possa manifestarsi a livello cerebrale nell’esperienza in terza persona. In particolare, nella danza classica alcuni movimenti sono specifici per donne e uomini, ma l’allenamento è condiviso. Tutti i ballerini hanno una conoscenza visiva dei movimenti per ambedue i generi ma si specializzano solo su un repertorio motorio.
Ai partecipanti era chiesto di guardare video dove altri ballerini professionisti eseguivano i canonici passi di danza classica. I soggetti dei video erano sempre soli, mai in coppia, e a volto oscurato. Un gruppo di video mostrava i movimenti specifici femminili del balletto e l’altro quelli maschili. Durante l’osservazione la risposta cerebrale era controllata tramite la risonanza magnetica funzionale (fMRI), uno strumento di neuroimaging che permette la rilevazione delle aree cerebrali attive durante lo svolgimento di un compito. Questo design sperimentale ha permesso di dissociare le risposte cerebrali relative alla rappresentazione motoria da quelle relative alla conoscenza visiva delle azioni osservate. Conclusa l’osservazione degli stimoli, era chiesto ai partecipanti di riportare il grado di familiarità con i movimenti osservati.
I valori della familiarità visiva riscontrati furono gli stessi per entrambe le tipologie di video. Mentre è stata rilevata una significativamente maggiore attività nelle aree cerebrali deputate al controllo e riconoscimento motorio, in particolare premotoria, cerebellare e parietale, quando i soggetti hanno visto i video dei propri repertori motori, rispetto a quando osservavano i video specifici dell’altro genere.

Dunque, tutti i gruppi hanno visto gli stessi stimoli, ma le aree del sistema specchio dei loro cervelli rispondevano agli stimoli in un modo che dipendeva dalla specifica competenza motoria dell'osservatore. Questi risultati mostrano che l'osservazione di un'azione può attivare la rappresentazione motoria corrispondente, come se il cervello eseguisse una simulazione interna del programma motorio specifico per il movimento osservato, riesumandolo dal proprio repertorio motorio.

Ma qual è la grande novità di questo studio? Questo risultato ci ha permesso, per la prima volta, di separare chiaramente le componenti visive dell’azione da quelle motorie nel cervello dell’osservatore. Una maggiore attività nelle aree premotorie, cerebellare e parietale, infatti, è traducibile in una migliore comprensione cinestetica dell’azione, e in un più elevato coinvolgimento empatico.

 


Bibliografia

Buccino, G., Binkofski, F., Fink, G. R., Fadiga, L., Fogassi, L., Gallese, V., R. J. Seitz, K. Zilles, G. Rizzolatti & Freund, H. J. (2013). Action observation activates premotor and parietal areas in a somatotopic manner: an fMRI study. In Social Neuroscience (pp. 133-141). Psychology Press.

Calvo-Merino, B., Grèzes, J., Glaser, D. E., Passingham, R. E., & Haggard, P. (2006). Seeing or doing? Influence of visual and motor familiarity in action observation. Current biology16(19), 1905-1910.

Chaminade, T., Meltzoff, A.N., & Decety, J. (2005). An fMRI study of imitation: Action representation and body schema. Neuropsychologia, 43, 115-127.

Di Pellegrino, G., Fadiga, L., Fogassi, L., Gallese, V., & Rizzolatti, G. (1992). Understanding motor events: a neurophysiological study. Experimental brain research91(1), 176-180.

Decety, J., Grezes, J., Costes, N., Perani, D., Jeannerod, M., Procyk, E., Grassi, F., & Fazio, F. (1997). Brain activity during observation of actions. Influence of action content and subject's strategy. Brain: a journal of neurology120(10), 1763-1777.

Grèzes, J., Costes, N., & Decety, J. (1999). The effects of learning and intention on the neural network involved in the perception of meaningless actions. Brain, 122(10), 1875-1887.

Rizzolatti, G., Fadiga, L., Gallese, V., & Fogassi, L. (1996). Premotor cortex and the recognition of motor actions. Cognitive brain research3(2), 131-141.

Rumiati, R. I. (2005). Right, left or both? Brain hemispheres and apraxia of naturalistic actions. Trends in Cognitive Sciences9(4), 167-169.

Tai, Y. F., Scherfler, C., Brooks, D. J., Sawamoto, N., & Castiello, U. (2004). The human premotor cortex is' mirror'only for biological actions. Current biology14(2), 117-120.

Glauco Cioffi Glauco Cioffi

Dottore in Psicologia

I suoi articoli...
Anastasia Montesano Anastasia Montesano

Ha 22 anni e viene da un piccolo paese della Basilicata. Tra i suoi interessi, come la musica e la fotografia, la sua dedizione più grande è il disegno. Dall'impegno che investe può trarne molta soddisfazione, ma più di tutto costituisce un piacere riuscire a mettere su carta una parte di lei.

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