Anche i nostri animali provano empatia?!

Anche i nostri animali provano empatia?!

Cos’è l’empatia? Le origini dell'interesse per questa capacità risalgono all’antica Grecia, ma soltanto da pochi anni è diventata fonte di studio della psicologia. Per empatia s’intende l’esperienza soggettiva di somiglianza naturale tra i sentimenti espressi da sé stessi e gli altri (Decety & Jackson, 2004). Anche l’etologia ha deciso di indagare la capacità degli animali, in questo caso i cani, di sviluppare empatia tra loro e verso gli esseri umani. 

Per la prima volta, nel 1984, uno studio sugli esseri umani ha evidenziato come alcuni cani domestici sembravano rispondere empaticamente quando il loro proprietario fingeva di piangere (Zhan-Walker, Radke-Yarrow & King, 1979). Partendo da questo studio, si è cercato di capire se i cani fossero in grado di provare empatia e se si trattasse di “disagio personale” – cioè una reazione egocentrica verso l’emozione provata dall’altro con il semplice obiettivo di sentirsi meglio – oppure di empatia cognitiva – cioè provare angoscia e preoccupazione per il dolore dell’altro, piuttosto che provare la stessa emozione come l’altro.

Per rispondere e approfondire questi quesiti, Custance Deborah e Mayer Jennifer (2012) hanno studiato la risposta dei cani in relazione al piangere, al cantare e al parlare del proprietario, confrontandola poi con la risposta a un estraneo. Per condurre l’esperimento sono stati utilizzati diciotto cani, nove maschi e nove femmine, con i rispettivi proprietari; e uno sconosciuto a pochi metri di distanza. I cani sono stati sottoposti a quattro condizioni: il loro proprietario piangeva, lo sconosciuto piangeva, il proprietario canticchiava, lo sconosciuto canticchiava. È stata valutata anche la tipologia di risposta emotiva del cane in relazione alla sottomissione, alla calma, al gioco e alla vigilanza. Da questo studio si è evinto che i cani mostravano più interesse verso i padroni che verso lo sconosciuto, finché entrambi non fingevano di piangere. Nel momento in cui questo accadeva, i cani si avvicinavano ad entrambi (al proprietario e allo sconosciuto) indipendentemente dalla loro identità, mostrando particolare interesse.

Questi risultati combaciano perfettamente con la risposta empatica e con l’empatia cognitiva (preoccupazione) del cane, confermando che anche i cani sono capaci di empatia; smentiscono, invece, la teoria del disagio personale. Se, infatti, i cani non provassero empatia o preoccupazione, ma soltanto una reazione egocentrica alle emozioni dell’altro, sicuramente si sarebbero avvicinati al loro proprietario (colui che solitamente dà conforto), ma non allo sconosciuto.

Possiamo quindi concludere che gli animali, soprattutto i cani,  provano emozioni e hanno capacità empatiche di base tanto quanto gli esseri umani. Essere consapevoli di questo può aiutarci a salvaguardare il loro benessere psicologico, nettamente collegato al nostro, e a preservare il rapporto con i nostri animali!

 


Bibliografia

Custance, D., & Mayer, J. (2012). Empathic-like responding by domestic dogs (Canis familiaris) to distress in humans: an exploratory study. Animal cognition, 15(5), 851-859.

Decety, J., & Jackson, P. L. (2004). The functional architecture of human empathy. Behavioral and cognitive neuroscience reviews, 3(2), 71-100.

Zahn-Waxler, C., Radke-Yarrow, M., & King, R. A. (1979). Child rearing and children's prosocial initiations toward victims of distress. Child development, 50(2), 319-330.

Susanna Bio Susanna Bio

È una studentessa alla triennale in Psicologia. Ha quasi vent'anni ed è siciliana. Ha un suo blog su Instagram.

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ElenaBor ElenaBor

Siciliana di nascita e un po' vagabonda per scelta. Architetto per formazione e creativa per passione. Oggi si occupa soprattutto di design grafico e illustrazione.

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