Luci e ombre della natura umana

Luci e ombre della natura umana

Vi è mai capitato di domandarvi se la natura umana fosse buona o cattiva? Machiavelli ha descritto l’umanità come avida e cattiva (Machiavelli, 1531); Rousseau, invece, l’ha descritta come altruista e pacifica (Rousseau, 1775). Nel corso della storia, i pareri in merito a questo quesito sono stati diversi e altrettanto diversi sono stati gli studi che si sono concentrati sulla ricerca di una risposta.

La personalità, definita l’insieme di pensieri e comportamenti che caratterizzano lo stile con cui l’individuo interagisce con l’ambiente (Hewstone, Stroebe, & Jonas, 2015), è ciò che viene preso in analisi per valutare la natura umana. Esistono svariati sottotipi di personalità, ma in particolar modo una grande suddivisione viene fatta tra la triade oscura (machiavellismo, narcisismo e psicopatia) e la triade chiara (kantismo, umanesimo e fede nell’umanità). La triade oscura è caratterizzata dalla presenza di tratti di personalità quali la competitività, l’aggressività e la manipolazione; la triade chiara, invece, è incentrata sulla presenza di una grande fiducia verso gli altri e su un’immagine positiva di sé (Neumann et al., 2020). Accanto a questa suddivisione di tratti oscuri e chiari, si affianca un altro sottotipo di personalità che viene definito “medio”, dove la divisione tra buono e cattivo non è molto netta. La maggior parte delle persone, infatti, mostrano sia la presenza di tratti oscuri che chiari, ma, per comprendere come queste tendenze influiscano sulle relazioni con gli altri, è bene tenere in considerazione la società in cui viviamo e soprattutto il funzionamento di essa. La nostra società si fonda sulla cooperazione e sulla fiducia, così spesso ci ritroviamo a fidarci anche di persone che conosciamo poco, perché per noi è vitale: favorisce la crescita della società umana. Ma per riuscire a porre la fiducia nel prossimo è necessario che siano maggiormente presenti i tratti chiari?

Neumman e collaboratori (2020) hanno condotto una serie di studi indagando la natura umana e cercando di trovare una risposta coerente a tale quesito. Nel primo studio, è stato preso in considerazione un campione molto ampio, di 35270 persone con un età media di 36 anni, che ha svolto su un sito web un test autovalutativo che indagava i tratti di personalità. Nel secondo studio, è stato scelto di replicare lo studio precedente con un campione differente, composto da 1518  partecipanti con un’età media di 35 anni, somministrando in laboratorio i questionari inerenti ai tratti di personalità. In questi due studi sono state utilizzate due scale di misura per valutare i tratti chiari e tre scale di misura per valutare i tratti oscuri. Ciascuna scala misurava singolarmente gli elementi di ciascuna triade – machiavellismo, narcisismo, psicopatia; kantismo, umanesimo e fede dell’umanità. Nel terzo e ultimo studio, invece, è stato preso in considerazione un gruppo di 151 senatori statunitensi, di cui venivano valutate le virtù (coraggio, umanità, saggezza) e i vizi (machiavellismo, narcisismo, psicopatia), tramite la visione di alcuni video che riflettevano rispettivamente la triade chiara e quella oscura.

Dai primi due studi è emerso che i tratti chiari sono maggiormente presenti nelle donne, mentre gli uomini presentano maggiormente i tratti oscuri o quelli medi. Inoltre, si è visto che è presente anche una correlazione con l’età e con il titolo di studio. Infatti, la presenza di tratti chiari correla positivamente con un’età più avanzata: questo potrebbe essere spiegato dalla presenza di una maggiore saggezza nei soggetti valutati. Ugualmente, la presenza di un titolo di studio più elevato è correlata positivamente con la presenza di tratti chiari. Dall’ultimo studio, infine, è emerso che la maggior parte dei senatori presenta più tratti della triade oscura, i quali sono associati anche a un mandato più lungo: questo potrebbe essere spiegato dal fatto che per fare politica è necessario essere molto competitivi.

Questi studi hanno messo in luce che l’umanità non può essere vista semplicemente come completamente oscura o del tutto chiara. La personalità è data da un processo di maturazione e, come abbiamo visto, con l’aumentare dell’età migliora la coscienziosità e la stabilità emotiva. Può essere utile, quindi, definire l’umanità come un prodotto di forze opposte, che mira all’equilibrio fra gli interessi del singolo e il riuscire ad andare d’accordo con gli altri. Per riuscire a vivere al meglio nella nostra società non è, quindi, necessario mostrare solo i tratti chiari: dovremmo accettare tutti i nostri lati, anche quelli oscuri – diventando consapevoli delle loro funzioni ed efficacia – piuttosto che ignorarli o cercare di nasconderli.

 


Bibliografia

Neumann, C. S., Kaufman, S. B., ten Brinke, L., Yaden, D. B., Hyde, E., & Tsykayama, E. (2020). Light and dark trait subtypes of human personality–A multi-study person-centered approach. Personality and Individual Differences, 164, 110121.

Hewstone, M., Stroebe, W., & Jonas, K. (2015). Introduzione alla psicologia sociale (Vol. 5). Bologna, IT: Il mulino.

Machiavelli, N. (2018). Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio. Milano, IT: Feltrinelli.

Rousseau, J.J. (2018). Origine della disuguaglianza. Milano, IT: Feltrinelli.

Alessia Gaccione Alessia Gaccione

Studentessa del primo anno di neuroscienze cognitive e laureata scienze e tecniche psicologiche. 
La psicologia per lei è un modo di vivere che le permette di conoscere meglio ciò che le circonda.

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Che fatica Che fatica

Martina Cona, in arte Che fatica, è architetto e illustratrice freelance. I suoi lavori sono caratterizzati da sarcasmo e introspezione, con cui dà volto a gioie e dolori della vita di tutti i giorni. Che fatica è un progetto e un modus vivendi con cui Martina esprime sè stessa, nelle mille sfaccettature della vita.

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