Elaborazione del lutto: Il ruolo di senso di colpa e vergogna

Elaborazione del lutto: Il ruolo di senso di colpa e vergogna

La morte, così come il lutto, è un’esperienza umana universale; ciononostante, la sua ubiquità non la rende meno angosciante. Coloro che sono costretti a lasciar andare una persona amata, sperimentano preoccupazioni, pensieri ricorrenti e il forte desiderio per la persona defunta, unitamente a fitte di intense emozioni dolorose (Shear et al., 2007). Nella maggior parte dei casi, questi sintomi diminuiscono di intensità e frequenza durante il primo anno dopo la perdita, mentre una minoranza di individui sperimenta l’instaurarsi di sindromi psicopatologiche, come il disturbo da lutto complicato e il disturbo depressivo maggiore (American Psychiatric Association, 2013). Sebbene tali disturbi si presentino di frequente insieme (Simon et al., 2007), essi sono a tutti gli effetti distinguibili e separati: il lutto complicato è caratterizzato da sintomi di intensa e prolungata angoscia da separazione (ad es., desiderio della persona defunta e ondate di dolore emotivo), mentre il disturbo depressivo correlato al lutto è caratterizzato soprattutto da perdita di interessi e di piacere e da tristezza pervasiva.

Da tempo i ricercatori hanno riconosciuto nell’auto-colpevolizzazione un ostacolo per l’elaborazione del lutto, in grado di portare allo sviluppo di una psicopatologia attraverso tutte le forme che può assumere: pensieri riguardanti l’aver contribuito alla morte o aver fallito nel prevenirla, recriminazioni per gli atti fatti o non fatti durante la vita del deceduto e pensieri negativi generali sull’essere sopravvissuti al defunto o all’esperire a emozioni positive in sua assenza (Shear et al., 2007). Relativamente pochi studi, invece, hanno indagato il rapporto tra lutto e correlazioni emotive dell’auto-colpevolizzazione: vergogna e senso di colpa. La distinzione non è puramente semantica: coloro che provano vergogna riferiscono degli affetti negativi più intensi, così come maggiori sentimenti di inferiorità e isolamento. È stato teorizzato che la vergogna sia emotivamente più dolorosa del senso di colpa poiché in grado di minacciare l’intera identità di una persona: chi prova senso di colpa può scusarsi o fare ammenda, mentre chi sperimenta vergogna deve rivedere tutto il senso di sé (Tangney, Stuewig, Mashek, 2007).

LeBlanc e colleghi (2020) hanno indagato se la vergogna e il senso di colpa derivanti da un evento luttuoso fossero associati alla psicopatologia post-lutto. I partecipanti erano adulti in lutto che avevano subìto la morte di un membro della famiglia almeno un anno prima dello studio, ai quali era richiesto di completare dei questionari di autovalutazione.

I risultati indicano che, dopo la perdita, gli individui sperimentano di frequente entrambe queste emozioni morali – a volte separatamente, a volte in tandem. In ogni caso, sia la vergogna che la colpa correlate ad un evento luttuoso sono predittive di sintomi post-perdita, che possono portare anche all’instaurarsi di una psicopatologia come il lutto complicato o il disturbo depressivo maggiore correlato al lutto.

L’implicazione primaria di questi risultati risiede nell’identificare con forza l’importanza della valutazione di emozioni morali come la colpa e la vergogna nelle persone in lutto, sia nella pratica clinica che nella ricerca, possibilmente attraverso misure che distinguano maggiormente tra le due emozioni. Tali risultati chiariscono importanti indicazioni per la ricerca futura, inclusa la necessità di studi longitudinali per esaminare la vergogna e il senso di colpa come fattori di rischio per il lutto complicato e la depressione, nonché la necessità di studi che esaminino l’efficacia di interventi che prendono di mira la vergogna e il senso di colpa dopo la perdita, per favorirne l’elaborazione.

 


Bibliografia

American Psychiatric Association, (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (Fifth Ed.). Washington, DC: American Psychiatric Press.

LeBlanc, N. J., Toner, E. R., O'Day, E. B., Moore, C. W., Marques, L., Robinaugh, D. J., & McNally, R. J. (2020). Shame, guilt, and pride after loss: Exploring the relationship between moral emotions and psychopathology in bereaved adults. Journal of affective disorders, 263, 405–412.

Shear, K., Monk, T., Houck, T., Melhem, N., Frank, E., Reynolds, C., & Sillowash, R. (2007). An attachment-based model of complicated grief including the role of avoidance. European Archives of Psychiatry and Clinical Neuroscience, 257, 453-461.

Simon, N.M., Shear, M.K., Thompson, E.H., Zalta, A.K., Perlman, C., Reynolds, C., Frank, E., Melhem, N., & Silowash, R. (2007). The prevalence and correlates of psychiatric comorbidity in individuals with complicated grief. Comprehensive Psychiatry, 48, 395- 399.

Tangney, J.P., Stuewig, J., & Mashek, D.J. (2007). Moral Emotions and Moral Behavior. Annual Review of Psychology, 58, 345-372.

Sara Santuari Sara Santuari

Psicologa e psicoterapeuta in formazione. Attraverso il suo lavoro di divulgazione vorrebbe aumentare la consapevolezza sui temi della salute mentale e contrastare lo stigma che li riguarda, una parola alla volta.

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Angela Muscolino Angela Muscolino

Angela Muscolino vive a Castelsaraceno, un piccolo borgo lucano. Sin da piccola sviluppa un forte interesse verso le arti figurative che con passione e dedizione approfondirà negli anni. Oggi svolge la professione di grafico/illustratore.

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