Leader si diventa?

Leader si diventa?

Se pensiamo a quale capacità debba possedere un buon leader ciò che ci verrà in mente sarà sicuramente la capacità di influenzare, guidare e gestire gruppi di persone. Tuttavia, le persone che hanno avuto nel corso della storia o che hanno oggi questo ruolo, non si comportano effettivamente tutte allo stesso modo. Basti pensare ad esempio alla grande differenza tra personalità quali Hitler e Stalin o Gandhi e Mandela.

Ciò che appare chiaro anzi, osservando questi esempi, è che esistano delle modalità di leadership caratterizzate da egoismo, aggressività, narcisismo, indifferenza ai bisogni altrui, tendenza a sottomettere i subordinati utilizzando minacce o clima di terrore, ricerca spietata del comando e modalità di leadership caratterizzate invece da empatia, premura e supporto verso gli altri, moralità e tendenza all’altruismo. Queste due modalità di leadership sono state definite di recente rispettivamente come leadership antisociale e leadership prosociale (Gilbert & Basran, 2018). Se lo stile antisociale può essere inteso come il prodotto dell'evoluzione di vecchie strategie di rango per la lotta alle risorse o per la competizione sessuale, lo stile prosociale può essere considerato un prodotto dell'evoluzione del cervello cosiddetto sociale (Dunbar, 2016), sviluppato dagli esseri umani per preservare la specie: prove archeologiche hanno infatti confermato che era abitudine dei primi uomini prendersi cura degli altri e soprattutto dei più deboli (Spikins, 2017). Seppur comportamenti altruistici appaiano quindi utili e funzionali alla sopravvivenza e al benessere, soltanto recentemente possiamo rilevare un incremento dell’impegno da parte di politica ed imprese volto a promuovere uno stile di leadership prosociale piuttosto che antisociale (Ewest, 2017; Worline & Dutton, 2017; Crimston, Hornsey, Bain, & Bastian, 2018).

Al fine di aiutare proprio la promozione di forme di leadership più etiche, morali e prosociali, alcuni ricercatori hanno condotto uno studio su studenti volto ad indagare ed approfondire, tra le altre cose, il ruolo della competizione per evitare sentimenti di inferiorità, supponendo che essa potesse essere caratteristica dello stile antisociale così come quelle descritte finora (Basran, Pires, Matos, McEwan & Gilbert, 2019).

È effettivamente emersa una correlazione tra leadership antisociale e l'impegno ad evitare compassione e senso di inferiorità così come la paura di essere trascurati e rifiutati dagli altri. In particolare, questa è risultata associata ad uno stile di attaccamento (legame che si instaura con le persone che si prendono cura di noi) di tipo evitante, caratterizzato nel mondo adulto dalla paura del coinvolgimento in relazioni intime, poiché in passato si sono sperimentate assenza o indisponibilità, da parte delle figure significative, alle proprie richieste di aiuto e cura.

In linea con altre ricerche da cui era emerso che i soggetti con attaccamento evitante tendono a ricercare maggiori posizioni di potere (Mikulincer & Shaver, 2007, 2017), è importante e anche opportuno non tralasciare l’importanza che certe esperienze possano avere sugli individui… Non si sa mai quali di questi diventeranno i leader di domani!



Bibliografia

Basran, J., Pires, C., Matos, M., McEwan, K., & Gilbert, P. (2019). Styles of Leadership, Fears of Compassion, and Competing to Avoid Inferiority. Frontiers in Psychology, 9, 2460.

Crimston, D., Hornsey, M. J., Bain, P. G., & Bastian, B. (2018). Toward a Psychology of Moral Expansiveness. Current Direction in Psychological Science, 27, 14–19.

Dunbar, R. I. M. (2016). The Social Brain Hypothesis and Human Evolution, Oxford Research Encyclopedia of Psychology. Oxford, UK: Oxford University Press.

Ewest, T. (2017). Prosocial Leadership: Understanding the Development of Prosocial Behavior Within Leaders and Their Organizational Settings. New York, NY: Palgrave Macmillan.

Gilbert, P., & Basran, J. (2018). The Evolution of Prosocial and Antisocial Competitive Behavior and the Emergence of Prosocial and Antisocial Leadership Styles. Frontiers in Psychology, 10, 610.

Mikulincer, M., & Shaver, P. R. (2007). Attachment in Adulthood: Structure, Dynamics, and Change (2nd ed.). New York, NY: Guilford Press.

Mikulincer, M., & Shaver, P. R. (2017). An Attachment Perspective on Compassion and Altruism. In P. Gilbert (a cura di), Compassion: Concepts, Research and Applications (pp. 187-202). London, UK: Routledge.

Spikins, P. (2017). Prehistoric origin: the compassion of distant strangers. In P. Gilbert (a cura di), Compassion: Concepts, Research and Applications (pp. 16-30). London, UK: Routledge.

Worline, M. and Dutton, J. (2017). Awakening Compassion at Work: The Quiet Power That Elevates People and Organizations. New York, NY: Berrett-Koehler.

Giuliana Mandrà Giuliana Mandrà

Psicologa iscritta all'Albo della Regione Sicilia (n.10169-A). 

Esperta in Psicologia Sociale, del Lavoro e dell'Apprendimento.

I suoi articoli...
Daniele Asperges Daniele Asperges

Laureato all'Istituto Europeo di Design di Milano, ha lavorato come product designer, store visual merchandiser e kitchen designer. Il suo approccio spazia dal design thinking alle immagini vettoriali stile cartoon. Founder di AD Drawings.

Le sue illustrazioni...
2 Commenti
  • Rosario
    12/04/2021, 16:36

    Ma le personalità antisociali possono rendere a desiderare di avere posizioni di potere?

  • Alex Nicotra
    12/04/2021, 11:37

    Articolo molto profondo ed interessante, complimenti!

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